Gary Wassner non le manda a dire a Tom Ford. Wassner, advisory member del Council of Fashion Designers of America, ha firmato un lungo articolo per Wwd in cui critica aspramente le decisioni prese dallo stilista texano nella veste di neo chairman deputato all’organizzazione della New York fashion week. Wassner parla di ‘troncamento’ della settimana della moda newyorkese, riferendosi alla scelta di accorciare a 5 giorni la kermesse americana con l’obiettivo di ottimizzare la presenza di buyer e stampa internazionale. La settimana della moda della Grande Mela, dedicata alle collezioni donna P/E 2020, si aprirà infatti il 6 settembre e si chiuderà l’11 settembre. Un calendario simile limiterebbe, secondo il manager, la possibilità di includere nuovi marchi scoraggiando gli esordienti: “La decisione non si rivolge ai problemi degli stilisti americani, ma a quelli di un piccolo gruppo di marchi già ampiamente consolidati, ai tradizionali media di settore, a buyer di retail globali che in ogni caso non hanno più il monopolio sul destino di questi marchi”.
Wassner, che è anche autore, presidente della Interluxe Holdings, CEO di Hilldun, membro del Fordham Fashion Law Institute nonché investor del programma ‘Project Runway’, propone uno studio approfondito dei problemi che attanagliano la Nyfw prima di prendere decisioni avventate. “Per la mia esperienza, credo che un’impresa di successo debba iniziare stilando un programma ben ragionato che consideri la razionalità, la correttezza, la praticabilità e l’efficacia di un piano”, spiega il manager ricordando lo spirito inclusivo che caratterizza la moda americana. “La moda americana è la moda per la gente – continua Wassner -, le sue radici risiedono nella praticità, nella creatività, in uno spirito commerciale e imprenditoriale. Qualsiasi business plan dovrebbe sforzarsi di preservare e promuovere questi scopi e valori. Mi stupisce quindi che la scelta di concentrarsi su ‘majors’ brand possa realizzare lo scopo di supportare tutti i designer americani”.