Le azioni di Fossil hanno guadagnato circa 11 punti percentuali nella giornata di ieri a Wall Street, per poi chiudere la seduta a +3,39 per cento. A spingere il titolo sono stati i conti sopra le stime e soprattutto la riduzione della perdita. Nel primo trimestre del 2019, il gruppo Usa dell’orologeria ha ridotto il suo rosso, sceso a 12,2 milioni di dollari (10,9 milioni di euro) contro i 48,3 milioni dello stesso periodo del 2018. Nei tre mesi le vendite segnano un -18% a 465 milioni di dollari, meglio dei 454 milioni attesi da FactSet.
A livello geografico, il management di Fossil ha parlato di performance “solide” in Asia, evidenziando una crescita double-digit in Cina e India, che si confrontano invece con la flessione del mercato americano.
“Considerati i cambiamenti che riguardano il nostro settore – ha commentato Kosta Kartsotis, presidente e CEO di Fossil Group -, continuiamo a strutturare il nostro business plan in modo prudente, ma avvertiamo, allo stesso tempo, l’urgenza di trasformare i nostri canali di vendita e di migliorare l’innovazione di prodotto in tutte le categorie. Siamo fiduciosi che la nostra piattaforma operativa, il portfolio marchi, l’innovazione e le partnership ci consentiranno di raggiungere il nostro obiettivo di crescita redditizia a lungo termine”.
Per l’intero 2019 Fossil ha stimato vendite in calo tra il 7 e il 12% e un utile pre-tasse tra i 30 e i 75 milioni di dollari.