I sindacati di Roberto Cavalli chiedono l’intervento della Regione Toscana. La situazione di incertezza, inclusa l’ipotesi di pre-concordato, accentuatasi dopo l’uscita del direttore creativo Paul Surridge, e non chiarita dagli incontri con l’azienda, ha spinto le rappresentanze dei lavoratori a chiedere alla Regione l’apertura di un tavolo di crisi.
Lo ha confermato Filctem a Pambianconews: “Da parte dell’azienda i segnali sono preoccupanti perché non sembrano voler favorire la mobilità aziendale. Attendiamo il primo incontro lunedì 1° aprile, che seguirà la riunione del Cda dell’azienda di venerdì 29 marzo, quando si prefigurerà probabilmente un pre-concordato, alternativa alla vendita al gruppo americano Blue Star Alliance. In concomitanza con l’incontro organizzeremo un presidio di fronte al palazzo della Regione e lo sciopero dei lavoratori dell’azienda”.
Alla base della crisi, secondo i sindacati, l’intenzione da parte di Clessidra di disinvestire sul marchio e il mancato raggiungimento degli obiettivi individuati dalla strategia di rilancio che avrebbe dovuto portare a fine 2018 all’equilibrio dei conti. “Gli oltre 200 dipendenti dello stabilimento, a rischio licenziamento – proseguono da Filctem – chiedono maggiori certezze sul loro futuro, laddove sembra esserci, invece, la volontà di abbandonare l’azienda da parte della società”.
Il primo incontro è fissato per lunedì 1 aprile, sotto la regia di Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del governatore toscano Enrico Rossi.