Cambio di guardia in Corneliani con l’addio dell’amministratore delegato Paolo Roviera sostituito da Luigi Ferrando. Un cambio “improvviso”, lo definiscono i sindacati alla Gazzetta di Mantova, a fronte del quale Cgil, Cisl e Uil esprimono perplessità e l’augurio che il giro di poltrone non comprometta il rapporto di collaborazione con le organizzazioni sindacali, a partire dal contratto aziendale firmato pochi mesi fa e incentrato sul concetto di ‘mantovanità’, ovvero sulla valorizzazione dello stabilimento con investimenti, garanzia di permanenza del sito e delle circa 450 persone che ci lavorano, e rilancio del marchio a livello internazionale.
Dal canto proprio, l’azienda fa sapere in una nota ufficiale di confermare “gli obiettivi di sviluppo del brand Corneliani, in linea con l’indirizzo strategico delineato nel giugno 2016, al momento dell’annuncio dell’ingresso nel capitale del fondo Investcorp in partnership con la famiglia Corneliani”.
“Non abbiamo timori per i lavoratori, ma vogliamo garanzie sul mantenimento degli impegni – commenta Adolfo Feudatari di Cisl al quotidiano locale -. È con Roviera che abbiamo portato a casa il contratto aziendale. Chiederemo l’incontro con il nuovo AD per conoscerci”.
Roviera era stato nominato AD dell’azienda nel luglio 2016, un mese dopo l’acquisizione.