Il denominatore comune delle passerelle delle ultime stagioni? Il recupero dei pezzi d’archivio più rappresentativi. La Baguette di Fendi, la Saddle Bag di Dior e la Tribute collection di Versace sono infatti solo alcuni dei flashback più recenti, con la moda che attualizza il suo heritage e ripropone pezzi che hanno già avuto grande successo in passato.
Secondo Luca Solca, sector head luxury goods di Exane BNP Paribas, alla base di queste iniziative ci sarebbe la sicurezza (intesa come promessa di vendite immediate) e la volontà di ridurre i rischi: “Non è pigrizia- ha spiegato l’analista a Wwd – perché è necessario rendere nuovamente rilevanti i pezzi cult e aggiornarli allo spirito del tempo. Ma è più sicuro e rinforza la brand equity e il dna”.
Numerosi i revival recenti, tra cui il recupero delle stampe flame di Prada, ma anche la riedizione di alcuni look del 1988, 1989 e 1993 di Maison Alaïa. Per la sua resort 2019, infine, Marc Jacobs ha optato per la capsule Redux Grunge Collection 1993/2018 Marc Jacobs, selezionando 26 look da lui realizzati 25 anni fa per Perry Ellis, mentre Fila ha siglato un contratto a vita con l’ex giocatore di basket Grant Hill, che era già stato suo brand ambassador più di vent’anni fa. L’azienda lavorerà adesso su una linea retrò dedicata allo stesso Hall of Famer dell’Nba.