Primark, retailer irlandese di abbigliamento e accessori del conglomerato Associated British Foods, ha registrato una crescita dei ricavi del 6% a 7,5 miliardi di sterline (oltre 8,5 miliardi di euro) per l’anno chiuso al 15 settembre 2018, mentre i profitti sono aumentati del 15% a 843 milioni di sterline (957 milioni di euro). L’aumento dei ricavi è stato determinato da un incremento delle superfici di vendita, che ha compensato un calo del 2,1% delle vendite omogenee, spiega la società in una nota.
Nel Regno Unito le vendite sono aumentate del 5,3% con vendite like-for-like che hanno messo a segno un +1,2% grazie al forte sell-out estivo e ai ribassi maggiori del previsto. “Abbiamo visto una crescita dei profitti a doppia cifra in quattro delle nostre cinque aziende – ha affermato l’amministratore delegato di Abf George Weston -. Primark (che genera circa il 60% del profitto operativo di gruppo, ndr) ha raggiunto buoni risultati nel Regno Unito ed è migliorata negli Stati Uniti”. In calo del 4,7% su base omogenea, invece, le vendite in Europa, trainate da condizioni meteorologiche non stagionali nel Nord Europa.
Weston ha dichiarato, inoltre, che Primark continuerà a espandersi negli Stati Uniti, dove è già presente con nove store, con due aperture di negozi pianificate nel New Jersey e in Florida entro il 2020. “Ci sono voluti dieci anni per arrivare a 45 negozi in Spagna, e il ritmo di espansione negli Stati Uniti non sarà diverso “, ha concluso.