Ramponi, “con l’Ipo, pronti per acquisizioni”

Alfredo Ramponi
Ramponi Stones and Strass conferma il suo progetto di quotazione. L’ingresso sul segmento Aim di Borsa Italiana da parte del gruppo comasco specializzato nella produzione di borchie in abs, pietre e cristalli sintetici per gli accessori moda, avverrà entro la fine di dicembre. Percorso fissato, dunque, compatibilmente con “le ultime formalità e se non ci saranno intoppi o condizioni di particolare contingenza negativa dei mercati”, ha precisato Alfredo Ramponi, fondatore e amministratore delegato dell’azienda. Il flottante rappresenterà il 20% del capitale, e le nuove risorse dell’Ipo (Initial public offering) saranno reinvestite in un’operazione di acquisizione. “La quotazione ci consente di raccogliere capitali per l’acquisizione di un nostro fornitore italiano specializzato in finiture, di cui, però, al momento non posso rivelare il nome”, ha spiegato a Pambianconews Ramponi, a margine della presentazione del progetto di ingresso sul listino Aim avvenuta ieri a Como.
“Le trattative sono già a buon punto – aggiunge – e questa operazione ci consente di verticalizzare la nostra lavorazione, in modo da potenziare il servizio in finiture per i top client della moda”. Già nel corso del 2017 il gruppo, che ha un portafoglio clienti di lusso tra cui Valentino, Chanel, Fendi, Louis Vuitton, Louboutin, Prada, Gucci, Armani, Stella McCartney, ha ampliato il reparto produttivo con sei nuove linee di produzione così da garantire tempi di consegna più brevi. Tra gli obiettivi a breve termine c’è anche il potenziamento della divisione dedicata all’arredamento. Accanto a questo sono previsti una serie di investimenti, tra cui quello per l’ambito del ricamo, per cui sono già stati stanziati circa 200mila euro, rivolti soprattutto alle aree di imminente espansione in termini di nuovi mercati.
“Attualmente il nostro fatturato è per circa il 20% prodotto fuori dall’Italia – spiega Ramponi – e per il futuro contiamo di aumentare questa percentuale in aree geografiche e mercati che riteniamo interessanti, come Giappone e il Canada. Abbiamo già uno showroom a New York e l’espansione nel mercato americano coinvolge anche il Canada, dove abbiamo già contatti per l’ambito degli accessori per animali e abbigliamento. Guardando al Giappone, si tratta di un progetto che abbiamo intrapreso da alcuni anni a livello di contatto e quest’anno inizia a dare i primi risultati”.