Céline, stampa e social affondano il déjà-vu di Slimane

Céline P/E 2019
Hedi Slimane nel mirino di stampa e social network. L’esordio dello stilista al timone creativo di Céline ha dato vita a una vera e propria condanna mediatica da parte di stampa internazionale e utenti online. A pochi attimi dal termine della sfilata P/E 2019 di venerdì scorso, l’account Instagram del brand di proprietà di Lvmh è stato intasato da messaggi di malcontento, che si sono poi moltiplicati anche all’interno di altri profili.
La maggior parte degli utenti ha rimproverato la mancanza di originalità dei look in passerella, troppo somiglianti (talvolta identici) a quelli che il designer francese aveva realizzato in passato per Saint Laurent e, ancor prima, per Dior Homme. Le numerose nostalgiche dell’ex direttore creativo Phoebe Philo hanno espresso disappunto per la mancanza di indumenti femminili quotidiani, adatti a donne di ogni età, caratteristica alla base del successo del marchio. Inoltre, i mini dress glitterati e i tuxedo ultra-slim di Slimane non si discostano molto dall’attuale cifra stilistica di Saint Laurent dettata da Anthony Vaccarello.
Innumerevoli i messaggi negativi nei confronti delle nuove borse, così come della scelta di modelle e modelli ritenuti troppo magri e lontani dai canoni di inclusività che, a fatica, da alcune stagioni sono approdati sulle passerelle delle principali maison del lusso.
La stampa non è stata meno feroce, anzi. “Il Celine di Slimane – scrive il Financial Times – è 100% Hedi e sarebbe stato ingenuo aspettarsi qualcosa di diverso. Aveva già sviluppato prima le sue silhouette denutrite da Dior Homme e all’inizio degli anni 2000 da Saint Laurent. Quanto mostrato da Celine è precisamente ciò che ha sempre fatto. Arnault si aspetta che Slimane raddoppi il fatturato di Celine così come fece da Saint Laurent passando da 400 milioni di euro a 1 miliardo. Ma la storia può ripetersi quando lo stesso prodotto è disponibile due porte accanto nella medesima strada? Molti dei modelli originali ideati da Slimane sono ancora in vendita da Saint Laurent. Lvmh è chiaramente preparato a gettare in mare la base di clienti che ha portato il fatturato di Celine a 800 milioni di euro, ma quando dovrà spendere in marketing per farcela con le groupies di Slimane?”.
La sfilata di Celine è stata invece paragonata da Business of Fashion a un “film horror”. “Lo stesso completo skinny nero con cravatta skinny, gli stessi abiti, gli stessi bombers e bikers, e Mod, e la Factory, e New wave e ‘No wave’, è frustrante perché Lvmh ha chiaramente investito uno tsunami di soldi per questo lancio. Ciò che abbiamo visto suggerisce invece che l’istinto di Slimane per ciò che è contemporaneo si è spento”.
Il New York Times, titolando ironicamente la propria review ‘Mamma Mia! Here we go again’, riflette così: “Quando due anni fa Slimane lasciò la moda, il mondo era un posto diverso. Le donne erano diverse. Caspita, erano diverse un paio giorni fa. Hanno voltato pagina. Ma Slimane no”. E ancora: “Slimane ha avuto il suo momento, ed è stato importante. Adesso lo sta solo ricordando”.
Insomma, una bocciatura completa. Anche se, va ricordato, già il suo esordio in Ysl era stato sonoramente criticato.

L’account Instagram @diet_prada sottolinea la somiglianza tra le creazioni di Slimane per Saint Laurent e Céline