“L’obiettivo della nostra maison è oggi quello di consolidare la presenza sul territorio italiano, dove contiamo quattro boutique monomarca a Milano, Roma, Firenze e Porto Cervo e dove abbiamo da sempre un ottimo riscontro in termini di vendite”. A parlare è Simona Zito, general manager Italia di Chopard, che ha spiegato come l’Italia sia uno dei mercati di riferimento della maison fondata nel 1860 da Louis-Ulysse Chopard, che oggi vanta 160 boutique nel mondo ed è uno dei nomi più noti della gioielleria, alta gioielleria e orologeria mondiale. A livello retail, la maison si prepara alla riapertura dello store londinese di New Bond Street, che il prossimo novembre presenterà il risultato delle opere di restyling e ampliamento, mentre non sono previsti, nel breve-medio termine, nuovi opening nel Belpaese.
“Al netto della nostra collezione di accessori – ha precisato la manager – , che ha un’incidenza marginale sul giro d’affari di Chopard, gli orologi generano circa il 60% dei ricavi, contro il 40% delle collezioni di gioielleria. I gioielli registrano però una forte crescita, anche a fronte di politiche di distribuzione molto selettive per quanto riguarda i multibrand”.
Sulla scia degli annunci di Swatch Group, che già dal 2019 non prenderà più parte alla fiera dell’orologeria e della gioielleria di Basilea, ma anche delle prime defezioni registrate dal Sihh di Ginevra, (che perde i brand Richard Mille e Audemars Piguet, ndr), la general manager italiana ha confermato la presenza di Chopard a Baselworld 2019, ma non risparmia qualche critica alle fiere di settore. “L’hard luxury è un segmento molto legato alle tradizioni. Tuttavia, nel format attuale, le fiere risultano meno efficaci, anacronistiche. C’è bisogno che si rinnovino, anche in virtù della graduale apertura al digitale”.
Nel 2017 Chopard ha debuttato su Net-a-porter con una selezione di gioielli e orologi, affidandosi per la prima volta all’esperienza di un retailer online. Lo scorso maggio è stata invece la volta del debutto su Farfetch, il cui hub dedicato alla fine jewelry e all’orologeria ha un concept pensato soprattutto per i Millennials. “L’e-commerce è un canale che sta crescendo in fretta – ha continuato Simona Zito – e il settore non può ignorarlo. Chiaramente, portiamo online solo una parte dell’offerta, quella che per fascia di prezzo e per design è in grado di arrivare anche alle nuove generazioni”. Ad oggi Chopard ha un e-commerce diretto solo negli Stati Uniti.
La maison non ha condiviso dati assoluti, ma ha spiegato come il 2018 sia stato caratterizzato da un “trend di crescita molto positivo”, che con ogni probabilità verrà confermato dai dati di chiusura dell’anno.