Save the Duck sceglie Milano per l’apertura del suo primo monomarca. “Dal primo settembre saremo in via Solferino con uno store di circa 40 metri quadrati”, dichiara a Pambianconews Nicolas Bargi, fondatore e CEO del brand passato lo scorso marzo nelle mani del fondo Progressio Investimenti III. Il brand nato nel 2011 è attualmente presente in 800 store wholesale italiani e in 1400 punti vendita oltre confine che propongono le linee uomo, donna e bambino. Il fatturato 2017 del marchio è stato di 32 milioni di euro. “Per il 2018 puntiamo ai 36 milioni e all’ingresso nel mercato cinese con un partner di Hong Kong”, spiega il manager durante l’ultima edizione di Pitti Uomo. Attualmente, metà del fatturato deriva dalle vendite in Italia, l’altra metà proviene dai mercati esteri, in primis Germania, Benelux, Stati Uniti e Scandinavia.
Tra le novità presentate all’interno della fiera toscana spicca l’esordio della linea ‘Ocean is my home’ con la stagione P/E 2019, contraddistinta da un logo azzurro che richiama i colori dell’oceano. “Tutti i capi della collezione sono prodotti in nety, un tessuto speciale ottenuto dal riciclo delle reti da pesca recuperate nei mari e negli oceani in collaborazione con Aquafil“, spiega Bargi, da sempre in prima linea nella ricerca e sviluppo di innovazioni sostenibili. ‘Ocean is my home’ comprende micropiumini in diversi pesi, capi più tecnici come i Rainy e i Protech e la parte Burn, dedicata a indumenti athleisure che mixano gli imbottiti alla felpa.
Per ogni capo della collezione Save The Duck devolverà parte del ricavato a Surfrider Foundation Europe, associazione internazionale che si adopera per la salvaguardia dei mari e la pulizia delle spiagge, puntando a ripulire 300mila mq di spiagge e liberare i mari da 6mila kili di rifiuti.
“La linea azzurra di Save the Duck (Ocean is my home, ndr) si aggiunge alle altre due già esistenti, quella arancio, la main, basata sul riciclo di Pet vergine, e quella verde, la Recycled, che riprocessa Pet già usato”, conclude il CEO