Il premier cinese Li Keqiang ha annunciato che, dal prossimo 1 luglio, l’Ex Celeste Impero taglierà i dazi su una serie di prodotti di importazione, per categorie che vanno dall’apparel ai cosmetici, dai prodotti per la casa a quelli per il fitness. Nello specifico, per l’abbigliamento, il footwear, gli elettrodomestici da cucina e i prodotti per il fitness le aliquote scenderanno al 7,1% dal 15,9%, mentre per il beauty e per alcuni prodotti farmaceutici le riduzioni saranno dall’8,4 al 2,9% per cento.
“L’obiettivo – si legge in una nota diffusa da Mediobanca – è quello di aprire ancora di più al mondo il mercato dei consumatori cinesi e in questo modo spingere le industrie del Paese a una maggiore competitività”. Sebbene i tagli siano stati annunciati per le categorie abbigliamento e calzature, non è ancora del tutto chiaro se saranno applicati anche al lusso. “Inoltre – continua Mediobanca – bisogna tener presente che le tariffe di importazione non sono il principale fattore che differenzia i prezzi dei prodotti tra Cina ed Europa, differenza che spinge gli acquisti dei cinesi all’estero, poiché sull’importo finale impattano le politiche di pricing dei brand e l’Iva”. Di conseguenza, la banca d’affari italiana non pensa che le misure annunciate possano contribuire in maniera significativa alla crescita della domanda di luxury goods in Cina.