Il fenomeno pop-up dilaga anche nel segmento vintage. Mentre la moda si rimodula sul ‘tempo zero’, con un’esplosione di capsule collection e limited edition, in parallelo il mondo retail frammenta la propria offerta con la moltiplicazione di store temporanei. Negozi che durano pochi mesi, alcune settimane, a volte addirittura un paio di giorni. Il fenomeno, analizzato all’interno del prossimo numero di Pambianco Magazine in uscita il 16 aprile, è trasversale a tutti i comparti. Dalla Grande Mela si apprende che ora la ‘pop-up mania’ ha investito anche il settore del vintage. Un segmento che le previsioni indicano come uno dei driver del business luxury dei prossimi anni. E che sembra apprezzare il modello del temporary ‘ospitato’ all’interno di altri brand.
Fino al 17 aprile, il flagship newyorkese di Opening Ceremony ospita un pop-up store di James Veloria, celebre negozio specializzato in second hand di lusso di Chinatown. La collaborazione si focalizza su pezzi d’archivio di Jean Paul Gaultier, 200 capi dagli anni 80 ai 2000. Al termine della vendita dedicata all’enfant prodige della moda francese, Opening Ceremony ospiterà un’altra collaborazione con James Veloria dedicata a indumenti vintage di Prada e Miu Miu.