Stonefly entra in una fase “riflessiva”, che ha connotato il 2017 e perdurerà ancora almeno per la prima parte di quest’anno. A raccontarlo a Pambianconews, a margine di Micam, è Andrea Tomat, presidente e AD dell’azienda veneta di calzature. “Lo scorso esercizio si è chiuso con ricavi per 70 milioni, in calo del 10% circa rispetto ai 78 milioni del 2016. Abbiamo sperimentato una contrazione in tutta l’area mediorientale, a partire dalla Turchia, pagando gli effetti della forte instabilità politica in zona e dei dazi. E in generale, l’andamento a fasi alterne ha caratterizzato l’inizio di stagione anche nel Sud Europa e nella stessa Italia, che pesa ben il 50% sui ricavi complessivi: il 2018 non è iniziato benissimo, il mercato sconta nel nostro Paese di eccessive attività promozionali a fronte di una capacità di acquisto sostanzialmente invariata”.
Per rialzare i dati economici, il marchio di calzature, che a fine 2016 ha dato il via all’integrazione con Lotto, ha ideato una collezione più mirata per la seconda metà dell’anno, all’insegna delle nuove tecnologie e di un design più in target con i gusti di un pubblico giovane. Non a caso, il claim della prossima P/E sarà proprio “Comfort is not a crime”, a indicare che la comodità sarà accompagnata anche da un approccio più ‘fashion’.
Al salone delle calzature, l’azienda ha infine presentato OutDry, una tecnologia brevettata che garantisce la massima impermeabilità ma anche un’elevata traspirabilità. La novità permette infatti di sigillare completamente spazi e cuciture attraverso una barriera traspirante e totalmente impermeabile formata da una membrana direttamente termosaldata sullo strato interno della tomaia grazie a un processo di laminazione 3D.