L’Europa premia Mackage. Nel 2017 il brand canadese nato nel 1999 ha visto raddoppiare le vendite nel vecchio Continente riuscendo a convincere anche l’universo maschile. “Per ora siamo presenti in 50 store multibrand italiani oltre a Germania, Regno Unito, Francia e Scandinavia; in Nord America le nostre proposte uomo rappresentano il 30% del giro d’affari, qui invece arrivano al 50 per cento”, dichiara a Pambianconews la fondatrice e direttore creativo Elisa Dahan durante Pitti Uomo.
Nei prossimi tre anni il marchio conta di aprire tre store in Europa dislocati tra Regno Unito, Francia e Italia, probabilmente Milano: “Attualmente abbiamo cinque store tra Toronto, Montréal, Vancouver e New York; abbiamo aperto anche un pop-up a Boston in attesa di trovare la location giusta per insediarci in pianta stabile”, racconta Dahan.
Durante il nuovo anno, inoltre, l’e-commerce di Mackage estenderà la spedizione dei prodotti anche in paesi d’Oltreoceano, tra cui l’Italia, Nel 2017 le vendite nello e-store sono aumentate del 35% in Nord Europa.
Lo scorso anno si è contraddistinto anche per l’enorme visibilità di cui la griffe ha goduto grazie a una ‘testimonial’ d’eccellenza: Meghan Markle. “La futura sposa del Principe Harry è nostra cliente da anni, ha persino assistito a una sfilata a Toronto quando viveva in città, set del telefilm ‘Suits’ in cui recitava”, spiega Dahan. Il cappotto Elodie indossato da Markle dopo l’annuncio ufficiale del fidanzamento è prevedibilmente andato sold out immediatamente e numerosi clienti lo hanno richiesto in pre-ordine: “Calcoliamo che nelle prime 48 ore dopo l’annuncio circa 2 miliardi di persone abbiamo visualizzato online l’outfit di Meghan Markle”, confida orgogliosa la fondatrice di Mackage.
La collezione autunno/inverno 2018-19 esposta durante la fiera toscana comprende molti capi outerwear, core business di Mackage, oltre a nuovi modelli di borse in pelle e, per la prima volta, piumini con inserti in maglia. “Sebbene l’apparel copra il 95% del nostro fatturato gli accessori stanno andando molto bene, soprattutto i complementi caldi”, conclude il direttore creativo.