Il gruppo Galeries Lafayette ha annunciato il progetto di conversione in franchising di 22 punti vendita di provincia, che oggi danno impiego a circa 900 persone. A renderlo noto è il quotidiano Le Monde che ha precisato che il passaggio non riguarderà il flagship store di boulevard Haussmann, e che i negozi manterranno l’insegna Galeries Lafayette. A diventare store in franchising (al momento non sarebbe emerso il nome di affiliati già coinvolti nell’operazione) saranno punti vendita minori, situati in città di “taglia media” quali Agen, Angoulême, Belfort, La Rochelle, Toulon, Chambéry e Dax.
Per il gruppo guidato da Nicolas Houzé, la riduzione del network in gestione diretta non è una novità: nel 2015 il gruppo ha infatti chiuso i negozi di Thiais (in Val-de-Marne), Béziers e Lille. D’altro canto, il gruppo ha rafforzato la presenza internazionale (è presente, tra le altre città, a Dubai, Casablanca, Pechino, Jakarta e Istanbul) con un focus sul Middle East: nel 2019 il department store progetta di inaugurare la sua prima base in Kuwait, all’interno del mall Assima a Kuwait City, e un secondo store a Istanbul, all’interno del Vadistanbul shopping centre. Tra i progetti futuri ci sono, infine, l’approdo a Doha nel 2018, a Milano e in Spagna, per un totale di 20 nuovi store entro il 2022.