Thom Browne si concentra su Thom Browne. Dopo il termine della collaborazione con la linea Gamme Bleu di Moncler, la cui chiusura è stata annunciata negli scorsi giorni, lo stilista statunitense si focalizza sulla label che porta il suo nome. A raccontarlo alla stampa è stato lo stesso designer, durante un incontro con i suoi clienti nel corso della campagna vendite della pre-collezione uomo a Milano.
Il marchio, nato 15 anni fa, secondo valutazioni di mercato genererebbe un giro d’affari di circa 100 milioni di dollari (pari a circa 85 milioni di euro), grazie a una rete che conta 28 boutique, che arriveranno a 29 entro la fine dell’anno con l’apertura a Chengdu (Cina) prevista in novembre, ovvero quasi il doppio rispetto soltanto a 18 mesi fa. Che si affiancano alle oltre a 300 vetrine wholesale per l’uomo e alle oltre 100 per la donna, che diventeranno 150 con la primavera-estate 2018 e 200 entro la fine del 2018. Stando alle dichiarazioni dello stesso Browne, il 2017 dovrebbe chiudersi con una crescita delle vendite “nell’ordine del 20-25 per cento”.
A contribuire alla crescita del brand, anche il womenswear, che ormai conta per il 30% sul fatturato tale e il cui turnover sta aumentando più velocemente del menswear.