Ferragamo, titolo ai minimi dopo i conti

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Ferragamo scende sotto i minimi dell’anno in scia ai conti deludenti che inquadrano un “anno di transizione”. La maison fiorentina ha chiuso i nove mesi al 30 settembre scorso con ricavi consolidati per poco più di un miliardo di euro, in flessione dello 0,9%, e un utile netto di 79 milioni di euro, in calo del 28,3% rispetto ai 110 milioni di un anno fa (nonostante l’effetto benefico del Patent box, che ha ridotto il tax rate del gruppo dal 30,3% di un anno fa al 25,8 per cento). L’ebit, infine, è sceso a 115 milioni di euro, a -32,2 per cento. Il consensus Thomson Reuters aveva stimato ricavi per 1,008 miliardi, un ebitda di 164 milioni e un utile netto di 84 milioni.
Guardando ai diversi canali, il retail ha registrato ricavi in aumento del 1,2% (con un andamento del -1,0% a tassi e perimetro costanti), mentre il wholesale, “penalizzato in particolare dal destocking, dalle tensioni in Corea del Sud e dalla razionalizzazione strategica in Giappone”, ha riportato un turnover in calo del 4,7 per cento.
A livello dei diversi Paesi in cui la griffe è presente, l’Europa ha contenuto la flessione all’1,6% per 263,5 milioni di euro, mentre il centro/sud America è cresciuto del 3,1% per 52,7 milioni. L’Asia Pacifico, spinta soprattutto dalla Cina, ha toccato quota 370,1 milioni di euro, in progressione del 2,8%, confermandosi mercato di riferimento.
Tra le categorie di prodotto, infine, le calzature hanno perso l’1,2% a 432,4 milioni di euro, la pelletteria lo 0,6% a 367,4 milioni e l’abbigliamento lo 0,9% per 61,8 milioni. I profumi hanno registrato un +3,2% a 64,7 milioni di euro.
“L’anno in corso – si legge nella nota ufficiale – si conferma per il gruppo Salvatore Ferragamo un periodo di transizione attraverso l’implementazione di interventi e iniziative strategiche di ampio respiro, estese alle principali aree aziendali”.
Nella conference call riservata agli analisti, il CEO di Ferragamo Eraldo Poletto ha spiegato che la nomina di Paul Andrew direttore creativo della linea donna del marchio è stata “un’evoluzione naturale”, visto che il creativo “ha un talento in linea con la casa e sa identificare lo stile di Ferragamo”. Per il nuovo anno, il gruppo punta a un potenziamento dell’offerta e alla crescita nell’e-commerce. Il numero uno dell’azienda non ha dato indicazioni prospettiche su vendite e margini, ma ha avvertito che “il 2018 sarà un altro anno di duro lavoro”. In mattinata il titolo di Ferragamo è scivolato a quota 20,57 euro (il minimo dell’anno, segnato a fine ottobre, era di 21,12 euro) ed è sospeso cdopo un calo del 5,65 per cento.