Belstaff è sempre più al centro delle speculazioni sulle operazioni straordinarie. Il marchio inglese di outerwear, abbigliamento e accessori fa parte di Jab, il gigante internazionale cui fanno capo anche Coty e Reckitt Benckiser, che nell’ultimo periodo ha espresso la volontà di vendere il marchio, nell’ottica di rifocalizzazione sul business del caffè e dei beni di consumo, e della conseguente uscita dal mondo fashion. Per la medesima ragione, ha messo sul mercato anche la label di calzature Jimmy Choo.
Adesso, sull’onda di questa strategia, da Londra viene chiamato in causa Renzo Rosso. Un articolo di The Sunday Times ha parlato di un’offerta sul piatto in arrivo da Otb, la holding dell’imprenditore veneto. A seguire, in realtà, è arrivato prima il no comment di Belstaff, e poi la smentita di Rosso. Il quale, però, già in passato ha dimostrato il massimo riserbo fino a operazioni concluse (per esempio, aveva negato l’interesse per brand come Marni, che poi sono finiti nel suo gruppo).
Se il deal con Rosso (che già possiede Diesel, Maison Margiela, Marni, Paula Cademartori e Victor&Rolf) andasse in porto, si tratterebbe di un ‘ritorno’ italiano: Belstaff faceva già capo a una famiglia italiana, quella dei Malenotti, che poi nel 2011 l’aveva ceduta a Labelux (ora Jab) per circa 100 milioni di pound.
Il marchio, nel 2015, ha registrato 7,9 milioni di sterline di ricavi (-3,4%) e una perdita di 4,8 milioni di sterline, in miglioramento rispetto al rosso da 7,6 milioni del 2015.