Brunello Cucinelli pensa al settore manifatturiero italiano con il progetto Fabbrica contemporanea, presentato ieri mattina nel corso di un incontro nella sede di Confindustria Umbria. Obiettivo dell’iniziativa dell’azienda da 456 milioni di ricavi nel 2016, alla quale collaborano diverse università (Università di Perugia, Mit di Boston, Bocconi di Milano e Iit-Istituto italiano di tecnologia di Genova) e fornitori di tecnologia, sarà sviluppare una strategia basata sulla ricerca e sull’innovazione al fine di favorire la trasformazione del settore manifatturiero italiano verso nuovi sistemi di prodotto, processi e tecnologie, in accordo con le agende strategiche dell’Unione europea.
Cucinelli ha scelto di chiamare “Fabbrica contemporanea” il progetto per la volontà di rinforzare la “centralità della persona”. L’idea, infatti, è proprio quella di innovare tramite la tecnologia, senza però farsi dominare da essa. Nello specifico, l’iniziativa avrà la durata di 18 mesi al termine dei quali i soggetti coinvolti dovrebbero proporre un nuovo modello produttivo nel settore della moda, dal disegno alle collezioni fino alla distribuzione, in un processo “accompagnato, e non dominato, dai nuovi sistemi”. Il primo step sarà applicare questo modello alle circa 330 aziende, per un totale di 3.700 addetti, dell’indotto del brand Cucinelli.