Primo trimestre in linea con le attese per Luxottica che ha archiviato il periodo con 2,38 miliardi di fatturato, in crescita del 5,2% a cambi correnti. Secondo il consensus Reuters, gli analisti si aspettavano in media ricavi per 2,37 miliardi. A livello dei singoli canali di vendita, il wholesale ha segnato un +2,5% a 958 milioni (invariato a cambi costanti), mentre la divisione retail ha toccato gli 1,426 miliardi (+3,3%). Quanto alle diverse aree geografiche, a trainare la crescita sono state soprattutto l’Europa (+15,5%, +17,4% a cambi costanti) e l’America Latina (+17,6%, +5,5% a cambi costanti), mentre il Nord America, che oggi genera il 60% del fatturato, ha registrato un +1,1% a cambi correnti e un calo del 2,5% a cambi costanti. In progressione del 6% l’Asia Pacifico, spinta da Australia, India e Giappone. “In Cina continentale – si legge nella nota ufficiale – la profonda ristrutturazione distributiva condiziona ancora i risultati della divisione wholesale, mentre il retail cresce per l’ottimo andamento del business ottico trainato dal successo degli oltre 50 negozi Ray-Ban“.
L’inizio d’anno in positivo ha portato il gruppo guidato da Leonardo Del Vecchio a confermare la guidance per l’intero esercizio fiscale che dovrebbe vedere un fatturato in crescita ‘low to mid single-digit’ a cambi costanti e “un incremento degli utili sostanzialmente allineato”.
Secondo quanto dichiarato dallo stesso Del Vecchio nella conference call contestuale alla pubblicazione dei dati, il colosso dell’eyewear dovrebbe registrare un ulteriore cambio di passo nel 2018: “Il 2018 sarà il frutto degli investimenti e delle scelte che abbiamo fatto. Quindi sicuramente ci sarà un’accelerazione, sia dei ricavi sia degli utili”, ha precisato il numero uno della società, sottolineando che “la crescita degli utili sarà il doppio rispetto all’aumento dei ricavi”. Quanto alla fusione di Luxottica con la francese Essilor e alla nascita della holding EssilorLuxottica, Del Vecchio ha escluso l’ipotesi di doppia quotazione: “Al massimo – ha dichiarato il manager a Reuters – resterà quotata a Milano Luxottica spa, a seconda dell’esito dell’ops”.
L’operazione di integrazione tra Luxottica e Essilor vedrà il lancio di un’offerta pubblica di scambio sul gruppo di Agordo e la quotazione a Parigi della holding EssilorLuxottica. L’ops è tecnicamente finalizzata al delisting di Luxottica. In occasione della pubblicazione dei dati di bilancio, riferisce Reuters, Del Vecchio si sarebbe però detto “felice” se Luxottica restasse quotata a Milano.