L’assemblea degli azionisti di Salvatore Ferragamo ha approvato il bilancio 2016, chiuso con profitti per 198 milioni di euro, in aumento del 14% rispetto all’analogo periodo del 2015, a fronte di ricavi consolidati per 1,43 miliardi di euro, in progressione dell’1% (a cambi costanti il fatturato si è ridotto del 2 per cento). Stabile rispetto al 2015 il margine operativo lordo, che si è attestato sui 324 milioni di euro, mentre l’ebit è pari a 261 milioni (-1 per cento). A margine della seduta, inoltre, il CDA del gruppo, che ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,46 euro per azione e ha confermato in tredici il numero dei membri dell’organo decisionale, nominando in qualità di consigliere della società l’AD di Ferragamo, Eraldo Poletto.
Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, il numero uno della maison toscana non si è sbilanciato rispetto alla performance dell’azienda nei primi mesi del 2017: “Abbiamo deciso di non comunicare la trimestrale, stiamo lavorando”, ha spiegato il manager, precisando come l’obiettivo di Ferragamo sia quello di tornare a essere “primi nel settore delle calzature”, che oggi rappresentano “il core business del gruppo, non dimenticando che la società lavora sul total look e lifestyle”.
Lo scorso anno Ferragamo ha beneficiato di circa 32 milioni di agevolazioni fiscali legate al Patent Box, applicato agli esercizi 2015 e 2016. In merito alla futura revisione dell’agevolazione fiscale opzionale, Poletto ha infine spiegato come la griffe “abbia già messo nei numeri dopo il 2020 la riduzione del Patent Box”. Più in generale, secondo i vertici dell’azienda il 2017 sarà un anno di transizione: “Siamo a fine aprile – ha concluso Poletto – l’anno è ancora lungo, noi stiamo lavorando con grande energia”.