Aeffe ha chiuso il 2016 con ricavi consolidati pari a 280,7 milioni di euro, rispetto ai 268,8 milioni del 2015, in aumento del 4,4% a cambi correnti. In positivo anche la redditività, con l’ebitda che è salito a 25,2 milioni di euro dai 19,3 milioni del 2015, mentre l’utile ha toccato quota 3,6 milioni di euro, dagli 1,5 milioni dell’esercizio precedente.
Nei dodici mesi, le vendite in Italia, pari al 44,9% del fatturato consolidato, hanno registrato una crescita del 5,3% a 126,1 milioni di euro, mentre l’Europa (che ha un’incidenza sul fatturato del 21,4%) ha guadagnato 6,4 punti percentuali, trainata da Germania, Spagna ed Est Europa. “Il mercato russo – si legge nella nota ufficiale – pari al 3,2% del fatturato consolidato, è diminuito dello 0,7% e ha mostrato timidi segni di recupero rispetto al calo avvenuto lo scorso esercizio”.
In progressione infine la performance del gruppo, controllante dei marchi Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini e Cédric Charlier, negli Stati Uniti (+2,9%) e nel resto del mondo (a +3,2% grazie soprattutto all’ottimo andamento dell’area della Greater China).
Guardando ai diversi segmenti dell’offerta, i ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a 215,8 milioni di euro, in aumento del 4,2%, mentre il fatturato della divisione calzature e pelletteria ha segnato un incremento dello 0,2% a 95,9 milioni.
“La costante attenzione e la ponderazione di iniziative volte alla valorizzazione dei nostri brand in termini di progetti speciali e in mercati ad elevato potenziale – ha dichiarato Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe Spa – unitamente a un’ottimizzazione del modello di business, rappresentano i cardini dell’efficace strategia adottata e le basi per lo sviluppo di lungo periodo. Siamo quindi fiduciosi sul futuro, alla luce dei trend del 2016 e dei positivi riscontri della campagna vendite autunno/inverno 2017-2018 in corso”.
Il titolo di Aeffe ha chiuso la seduta di ieri a Piazza Affari in crescita del 3,4 per cento.