Passerelle e presentazioni si trasformano in veri e propri eventi di intrattenimento per addetti ai lavori (e non solo). Mega location assicurano l’ambito social buzz.
Non ci sono stati fuochi pirotecnici, presumibilmente accantonati a causa delle rigide temperature esterne, ma è innegabile che le ultime sfilate milanesi dedicate al menswear abbiano saputo stupire i propri ospiti come non accadeva da tempo. Protagoniste sono state le sontuose location in cui dar vita a veri e propri spettacoli di entertainment. Per comunicare l’identità e, talvolta, il nuovo percorso stilistico del brand, alcune maison non hanno badato a spese, incuranti del rischio di mettere in secondo piano le collezioni autunno/inverno 2017-18. Ancora una volta sono stati i social network a decretare il successo degli eventi; l’hashtag #Mfw ha raggruppato sfilate, feste e presentazioni fuori dall’ordinario da condividere subito su Instagram, Snapchat e Facebook.
ADDIO AREA C
Durante Milano Moda Uomo i navigatori satellitari sono stati il vero accessorio must have per chiunque abbia dovuto raggiungere alcune delle sfilate in calendario. In centro città, molti brand non avrebbero potuto contare sulla vastità di alcune location che invece, complice il posizionamento periferico, hanno ospitato non solo la passerella, ma anche momenti ludici e after party serali. A dare il via alle spedizioni fuori porta è stato Ermenegildo Zegna che ha accolto i numerosi ospiti in viale Sarca, all’interno di in un’enorme struttura dell’Hangar Bicocca contenente ‘I sette palazzi celesti’, istallazione progettata dal pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer. I modelli hanno sfilato lungo un percorso personalizzato da miriadi di elementi decorativi dorati durante l’esecuzione musicale del pianista Mattias Mimoun. L’atmosfera ha certamente contribuito ad esaltare le creazioni di Alessandro Sartori, nuovo direttore artistico del marchio. Al termine del defilè, il brand piemontese ha offerto una selezione di prodotti culinari regionali visibilmente graditi dai presenti; una vera e propria experience sensoriale che ha mixato moda, architettura, musica e food. Si è passati dalla Bicocca alla Bovisa con Dsquared2, all’interno delle Cristallerie Livellara di via Bovisasca, dove il marchio ha dato vita a una sfilata che ha visto la partecipazione delle top model Natasha Poly e Sasha Pivovarova. Lo storico edificio è stato scelto dai fratelli Caten non solo per mostrare le proprie proposte femminili e maschili per la prima volta sulla stessa passerella, ma anche per l’after party a base di musica, celebrities e free bar. All’appello non poteva mancare Philipp Plein, noto antesignano del concetto di “sfilata evento”. Lo stilista tedesco intrattiene da anni il popolo della moda con scenografie maestose, concerti dal vivo e performance sportive. Milano ha quasi rischiato di perdere il fashion entertainer per antonomasia a causa della decisione di presentare la sua prima linea durante la prossima New York fashion week. Ad accorrere in soccorso dei fan dello stilista/imprenditore, la notizia di ben due sfilate in calendario: Plein Sport e Billionaire, entrambe allestite, senza badare a spese, presso Fieramilanocity, location scelta da qualche stagione anche da Versace. Per la linea activewear Plein ha costruito un vero e proprio centro sportivo multiattività in cui i modelli/atleti hanno iniziato ad allenarsi dopo aver calcato la passerella. Plein Sport ha inoltre ospitato l’esibizione di uno speaker e la performance di alcuni acrobati danzanti. Per Billionaire, invece, è stato “solo” trasportato a bordo passerella un vero elicottero.
Tra gli indirizzi lontani dalla Madonnina anche gli esordi in passerella del nuovo corso di Frankie Morello che ha sfilato in via Mecenate, poco distante dall’aeroporto di Linate, e quello di Lee Wood, direttore creativo di Dirk Bikkembergs al suo primo defilè per il brand in via Valtellina, zona Farini. Diesel Black Gold ha optato invece per la periferia sud-ovest scegliendo una location post-industriale in via Watt, nei pressi del quartiere Barona.
MODA & ARTE
Non di sole luci stroboscopiche vive la moda. Alcune griffe hanno preferito puntare su luoghi destinati all’arricchimento culturale piuttosto che stappare bottiglie di champagne ballando a ritmo del dj set. Trussardi ha inaugurato la tendenza già qualche anno fa scegliendo le sale della Pinacoteca di Brera per presentare le proprie proposte maschili. Di stagione in stagione, il marchio italiano ha scelto di far indossare le proprie creazioni a ragazzi reclutati nelle accademie teatrali e musicali piuttosto che nelle agenzie di moda. Per l’autunno/inverno 2017-18 alcuni attori hanno animato gli spazi dello storico museo milanese interpretando i personaggi dei Tarocchi, le carte in grado di prevedere il futuro. Circondati dalle tele di Hayez e Mantegna i neo-modelli hanno indossato gli abiti Trussardi impersonando Il Mondo, La Forza, Il Diavolo. Probabilmente, la performance, rivolta a un pubblico ristretto di addetti ai lavori, non avrà generato migliaia di condivisioni online, ma ha avuto i meriti di coinvolgere gli invitati e dar loro la possibilità di ammirare i capolavori alle pareti fuori dal consueto orario di visita.
Anche Antonio Marras ha optato per un museo in centro, di cui era già stato ospite per alcuni mesi. Giornalisti, stylist e buyer hanno affollato gli spazi della Triennale occupati dalle istallazioni del designer sardo oggetto della mostra ‘Nulla dies sine linea – Vita, diari e appunti di un uomo irrequieto’ a pochi giorni dalla chiusura. Alle creazioni artistiche si sono affiancati attori e attrici, indossatrici della pre-fall 2017, in un dialogo creativo sancito dall’identità stilistica di Marras.
TUTTI A PALAZZO
La storicità di un luogo può fungere da riflesso naturale per lo spirito di una collezione o, al contrario, rappresentarne i contrasti stilistici. Accanto alle strutture museali, alcuni brand hanno scelto abitazioni illustri come contenitori delle proprie collezioni. Da alcune stagioni, Tod’s ha deciso di occupare le stanze di Villa Necchi Campiglio, dimora a pochi passi dal Quadrilatero, facendo riscoprire ai propri ospiti un luogo intriso di cultura, non di rado protagonista di set cinematografici. Anche nell’ultima fashion week abiti e accessori della griffe marchigiana hanno aderito perfettamente all’elegante estetica della location aggiungendo un tocco di contemporaneità grazie alla mostra fotografica ‘Timeless Icons’, allestita proprio all’interno della Villa. Moschino ha invece celebrato la prima collezione maschile presentata in città dopo l’arrivo del direttore creativo Jeremy Scott stravolgendo Palazzo Litta, prezioso edificio in corso Magenta. Le sale dello storico Palazzo sono state riempite di cavi elettrici, schermi televisivi, luci intermittenti e display digitali; il contrasto con stucchi e affreschi d’epoca ha amplificato lo spirito della collezione, improntato proprio sull’accostamento di dipinti rinascimentali ed elementi grafici tratti dal mondo dell’informatica.
IL PRIMO OUTSIDER
Moncler non ha organizzato un after-party né ha scelto di sfilare in una location fuori dal centro anzi, l’indirizzo è rimasto invariato rispetto alle passate stagione della Milano fashion week: via Solari 33, sede milanese del brand di proprietà di Remo Ruffini. Ciò che ha caratterizzato il defilè della linea Moncler Gamme Bleu, disegnata da Thom Browne, è la capacità di aver anticipato tutti gli altri. Da anni infatti il brand è famoso per le elaborate scenografie che lasciano a bocca aperta gli invitati, stavolta spettatori di una nevicata in montagna animata da modelli/scalatori con tanto di attrezzatura di sicurezza. In questo caso l’effetto show ha confermato le aspettative in attesa del prossimo set da Instagrammare prima del vicino di posto.
di Marco Caruccio