Hudson’s Bay si prepara all’acquisizione di Macy’s. Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, che citano fonti anonime vicine all’operazione, le trattative tra il gruppo canadese, controllante delle insegne Hudson’s Bay, Saks Fifth Avenue e Lord & Taylor, e i grandi magazzini guidati Terrence James Lundgren, la cui valorizzazione di Borsa supera i 10 miliardi di dollari (circa 9,3 miliardi di euro), sarebbero in fase preliminare.
L’obbiettivo di Hudson’s Bay sarebbe quello di espandere la propria presenza negli Stati Uniti, dove al momento opera solo con Saks e Lord & Taylor. Le indiscrezioni, apparse sulla stampa internazionale il 3 febbraio scorso, hanno acceso sia il titolo di Macy’s, che ha guadagnato 6,4 punti percentuali a 32,69 dollari, che quello di Hudsons’ Bay, che a Toronto ha chiuso in progressione del 4% a 10,39 dollari canadesi.
Fondato nel 1670, il gruppo Hudson’s Bay ha avviato negli ultimi anni una strategia di espansione, che nel 2013 ha portato al takeover di Saks Fifth Avenue per poco meno di 3 miliardi di dollari. Come già accaduto per la catena fondata da Andrew Saks, la società canadese potrebbe beneficiare del patrimonio immobiliare di Macy’s (valutato 11 miliardi di dollari) come garanzia per ottenere i finanziamenti necessari a rilevare lo stesso department store.
La notizia arriva in un momento di difficoltà per le due società e, in generale, per i retailer nordamericani. Lo scorso gennaio, infatti, Hudson’s ha tagliato le stime sulle vendite dell’esercizio fiscale a fine gennaio 2017, che dovrebbero attestarsi tra i 14,4 e i 14,6 miliardi di dollari canadesi, contro attese precedenti per 14,9 miliardi. Dal canto suo Macy’s ha dato il via al piano di chiusura degli store meno performanti che, secondo le stime della stampa americana, dovrebbe portare a una riduzione dei costi per circa 550 milioni di dollari all’anno. Ad abbassare la serranda saranno 68 punti vendita, per oltre 10mila esuberi.