Sono ore concitate per la sorte di Malo, lo storico marchio di cashmere deluxe passato da It holding a Evanthe e dal 2014 in mano a una holding di soci russi il cui nome è sempre rimasto top secret. Ieri si è svolto l’incontro in Regione Toscana alla presenza dei rappresentanti aziendali, dei sindacati e del consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, mentre per i primi giorni di marzo è previsto il prossimo incontro fra Regione Toscana, rappresentanti della Malo, istituzioni e organizzazioni sindacali per l’illustrazione del nuovo piano industriale. Prima di questa data sarà messo in calendario un incontro con la proprietà. I rappresentanti della società hanno fatto sapere di essere al lavoro sul nuovo piano industriale dell’azienda che sarà predisposto entro febbraio. Nodo da sciogliere sarebbe proprio il nuovo piano di rilancio del brand di cashmere che sarebbe dovuto entrare nel vivo con l’arrivo in azienda nel 2015 di Giacomo Canessa, fondatore insieme al fratello Alfredo proprio di Malo e fautore del suo successo fino al 1999, anno in cui fu ceduto all’azienda guidata da Tonino Perna. Già a dicembre una sessantina di lavoratori dell’azienda avevano chiesto di fare chiarezza sulla crisi dell’azienda. Secondo alcuni rumors di stampa, il problema di fondo sembra nascere dalla necessità di una ricapitalizzazione della società, operazione che però sarebbe disposto a sostenere solo uno dei soci della cordata titolare.