A 10 anni dal primo trasloco nel polo fieristico, l’esposizione archivia col sorriso l’edizione del cambiamento. Ma rimane da sciogliere il nodo delle date.
Per Milano Unica l’edizione di settembre ha rappresentato il primo passo verso il cambiamento. A dieci anni dal primo tentativo di trasloco nei padiglioni di Fieramilano Rho (avvenuto nel febbraio 2006), il salone del tessile si è riunito di nuovo nell’area fieristica alle porte di Milano, con un nuovo layout espositivo studiato attorno a tre piazze. Il trasferimento questa volta sembra aver messo tutti d’accordo, a partire dai buyer. I risultati ufficiali parlano di 6mila aziende italiane presenti all’appuntamento. Un numero in linea con l’edizione di settembre 2015, ma, specifica la nota ufficiale, “commercialmente di peso specifico assai più significativo, dati i nuovi, rigorosi criteri di selezione che hanno caratterizzato il New beginning”. Archiviato l’appuntamento di settembre, il prossimo nodo da sciogliere sarà sulle date della manifestazione a partire dalle seconda metà del prossimo anno. “Siamo obbligati a intraprendere nuove strade e a cambiare, innovando, ma dobbiamo farlo con la massima unità possibile”, ha dichiarato il presidente di Milano Unica, Ercole Botto Poala . “E sono certo – ha aggiunto – che è con questo spirito che a fine mese fisseremo le date definitive dei prossimi appuntamenti”. Se per lo slot invernale il cambiamento è minimo, con il possibile anticipo della manifestazione da febbraio a gennaio, le maggiori difficoltà arrivano invece dall’edizione estiva che si potrebbe tenere a luglio, al posto di Prima Mu che, con ogni probabilità, sarà annullata. E proprio in quest’ottica, le buone performance della seconda edizione di Prima Mu dello scorso luglio (che ha visto raddoppiare sia il numero di espositori sia quello dei visitatori rispetto all’appuntamento di esordio, nonostante la sovrapposizione di date con il nuovo salone Blossom Première Vision sempre dedicato alle anteprime tessili), farebbero propendere per un sostanziale cambiamento di calendario. Il tema sull’anticipo delle date a luglio, in realtà, è una querelle di vecchia data che ha spesso visto contrapposte in passato due fazioni. Da una parte le aziende tessili pratesi, favorevoli e i produttori di lana, contrari. Per questo motivo, già nel 2009 Pratotrade era uscita da Milano Unica per dare vita ad un suo salone, Prima-moda tessuto insieme a Pitti filati che ha chiuso i battenti due anni più tardi. Nel 2014, poi, il Comitato di presidenza di Milano Unica aveva riaperto il dossier delle date per studiare un possibile anticipo, finito però in un nulla di fatto. Ora, però, i tempi sembrano ormai maturi per una decisione positiva. I vertici sembrano propendere in questo senso e molti espositori sembrano d’accordo. Sarà la volta buona? Nel frattempo, la prossima edizione si terrà dal primo al 3 febbraio.
di Milena Bello