Luxottica ha rivisto al ribasso le stime sull’intero 2016. Secondo i risultati reported, il gruppo italiano dell’occhialeria ha archiviato la prima metà dell’anno con utili in calo del 5,8% a cambi correnti per 476 milioni di euro, a fronte di ricavi in progressione dell’1,1% per 4,7 miliardi. In flessione l’utile operativo, che ha perso 8,2 punti percentuali a 788 milioni di euro. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, a incidere sulla redditività sarebbero stati “costi di riorganizzazione e ristrutturazione per 24,7 milioni, e spese non ricorrenti per 43,9 milioni legate all’uscita, lo scorso gennaio, del co-AD Adil Khan, all’integrazione Oakley e ad accantomenti legali”. Nei sei mesi al 30 giugno scorso, inoltre, la generazione di cassa ha toccato il massimo storico di 403 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto è stato di 1,12 miliardi (0,6 volte l’ebitda adjusted).
Vista la situazione di crescente incertezza su molti mercati, per il 2016 Luxottica stima un fatturato in crescita del 2-3% a cambi costanti e un incremento dell’utile operativo adjusted e dell’utile netto adjusted “allineato alla crescita del fatturato”, oltre a un rapporto debito netto/ebitda a 0,5-0,4 volte. Il primo marzo scorso il gruppo guidato da Leonardo Del Vecchio, presidente esecutivo, aveva indicato per quest’anno l’obiettivo di un fatturato in crescita del 5-6% a cambi costanti. “Questi obiettivi – ricorda sempre Reuters – erano già una revisione al ribasso degli storici tassi di crescita del gruppo, che per sei anni di fila, compreso il 2015, aveva rispettato la cosiddetta rule of thumb (crescita degli utili doppia rispetto a quella dei ricavi, visti mid-to-high single digit)”.
In mattinata il titolo della società bellunese perdeva oltre 4 punti percentuali a Piazza Affari.