Ferrari ha chiuso i primi tre mesi del 2016 con un utile netto pari a 78 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le consegne totali hanno raggiunto le 1.882 unità, con un aumento del 15 per cento. I ricavi netti sono cresciuti dell’8,8% (+8,4% a cambi costanti), attestandosi a 675 milioni di euro. Si tratta “del miglior primo trimestre di sempre: verso un altro anno da record”, ha commentato la casa di Maranello, che ha rivisto al rialzo le prospettive per il 2016. Sull’anno, le consegne supereranno quota 7.900 veicoli e i ricavi netti sono attesi a quota 3 miliardi (contro i 2,9 miliardi della stima precedente di febbraio).
Tornando ai dati del primo trimestre, al 31 marzo 2016, l’indebitamento netto industriale era pari a 782 milioni, in calo rispetto ai 797 milioni contabilizzati alla fine del 2015.
Cambio poi al vertice di Maranello. Dopo 26 anni l’amministratore delegato Amedeo Felisa lascia l’incarico. Nuovo AD sarà, con effetto immediato, Sergio Marchionne, già presidente del gruppo di Maranello (ruolo peraltro che manterrà). Felisa continuerà però a far parte del cda Ferrari con l’incarico specifico di consigliere tecnico della società.
Il titolo è arrivato a perdere circa il 2% sul listino (negativo) di Piazza Affari.