Hermès punta sempre di più sulla produzione: la griffe, nei giorni scorsi, ha inaugurato il suo 15esimo stabilimento dedicato alla pelletteria. La nuova factory sorge in Francia, più precisamente a Héricourt, cittadina della regione Franche-Comté. La maison, che in Francia dà già lavoro a oltre 7.200 dei suoi 12mila dipendenti worldwide, in questo stabilimento ospiterà 93 artigiani pellettieri che si dedicheranno alla lavorazione della Kelly, tra le borse più rappresentative di Hermès. La presenza della griffe nell’area è destinata a crescere ulteriormente: dopo aver aperto la factory di Selencourt, che impiega 240 persone, e aver inagurato quella di Héricourt, la maison, entro la fine del 2017, darà vita a un nuovo polo produttivo a l’Allan. La motivazione dietro a un così forte incremento nella produzione sta nel fatto che, come riportato da Le Monde, “ci troviamo a dover rispondere a una questione di produzione, più che di stile – ha commentato Axel Dumas, CEO di Hermès International –. La domanda dei nostri prodotti è molto forte e va al di là della situazione economica attuale. Dobbiamo prima di tutto dire grazie ai nostri artigiani e alle loro capacità”. Infatti, Hermès ha archiviato il 2015 in crescita double digit con profitti per 973 milioni di euro, in aumento del 13,2% rispetto al 2014, e ricavi a 4,8 miliardi (+18%). In progressione del 19% l’utile operativo che si è attestato sugli 1,54 miliardi di euro, battendo le stime del consensus Bloomberg, ferme a 1,52 miliardi. L’apprezzamento dei prodotti di pelletteria del marchio si legge anche tra le righe del bilancio: il comparto leather goods e selleria, a livello di vari segmenti di prodotto, è trainante con una crescita del 13%, seguito dal ready-to-wear e dagli accessori (+8%), e dai profumi (+3%). In calo dell’1%, invece, la divisione prodotti tessili e seta.