Gli scenari su cui Damiani giocherà nel futuro saranno l’Asia, i Paesi dell’ex Unione Sovietica e l’Italia: “All’interno del gruppo abbiamo diversi brand, Damiani è l’unico che in questo momento presidia i mercati internazionali tanto che realizza oltre la metà dei ricavi all’estero – ha dichiarato a PambiancoNews Guido Grassi Damiani, presidente del Gruppo Damiani –. Nello specifico, il Giappone è il primo mercato, seguito dalla Cina e dall’Asia in generale. Stiamo puntando, anche se ci sono delle difficoltà congiunturali, sui Paesi dell’ex Unione Sovietica, tanto che recentemente abbiamo aperto la filiale russa e abbiamo ianugurato un nostro negozio nella ‘Via Montenapoleone’ di Mosca. L’Italia sta ripartendo, abbiamo dei segnali positivi e speriamo possano continuare”.
Per quanto riguarda il nostro Paese, infatti, le prospettive sono positive: “Nel futuro vogliamo continuare a fare gioielli di altissima qualità e a rafforzare la nostra politica di brand. Per quanto riguarda i mercati, punteremo principalmente sull’Asia, ma vediamo che anche l’Italia sta ripartendo. Vediamo, infatti, dei buoni risultati sia dal retail diretto sia dal wholesale che sta tornando a crescere”.
A gennaio, il gruppo Damiani, attraverso la cassaforte familiare D. Holding, ha acquisito il 60% dell’azienda muranese Venini. Il presidente del gruppo, relativamente all’operazione, dichiara che è stata realizzata con un approccio strategico volto a “creare sinergie, ampliare la gamma e a presidiare il mercato del lusso in modo più completo. È un’operazione che non comporta cannibalismo, in quanto le categorie merceologiche sono diverse. Vogliamo sfruttare le sinergie partendo da un consumatore simile a quello di Damiani per offrigli una nuova categoria merceologica. Non abbiamo in programma nuove operazioni di questo tipo ma non le escludiamo”.