La stilista bergamasca Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, è morta improvvisamente domenica sera all’età di 90 anni. Bergamasca di origine, milanese di adozione, Krizia è tra i precursori della moda italiana, avendo aperto la strada all’affermarsi degli stilisti del prêt-à-porter made in Italy. Il percorso della stilista, infatti, “è cominciato agli inizi degli anni Cinquanta – si legge nel libro “I signori dello stile” di Carlo Pambianco – quando Mariuccia, assieme all’amica Flora Dolci, prende a prestito il nome di un personaggio dei dialoghi di Platone, e con una scelta coraggiosa decide di lasciare l’attività di insegnante per cominciare a disegnare la moda. Qualche tempo dopo, in un appartamento milanese, avvia la prima produzione che lei stessa porta in giro per le boutique”.
Il debutto ufficiale avvenne nel 1957 al salone della moda (Samia) di Torino, dove ottenne il riconoscimento dei compratori. In seguito, è stata tra i partecipanti alle prime sfilate fiorentine a Palazzo Pitti, e tra i primi stilisti, assieme a Missoni, a scommettere su Milano, dove ha sfilato con successo sin dagli anni Settanta. Nel 1986, è stata nominata commendatore della Repubblica Italiana.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha espresso il proprio cordoglio ai familiari, tra cui il marito Aldo Pinto, definendola “protagonista assoluta della moda e del made in Italy con la sua creatività, la gioia dei suoi colori, la sobrietà tutta milanese del lavoro”.
Nel febbraio 2014 il marchio ready-to-wear è stato ceduto al gruppo cinese Shenzhen Marisfrolg Fashion Co. Ltd capitanato da Zhu Chongyun, che durante l’ultima edizione di Milano fashion week ha riaperto lo storico monomarca in Via della Spiga 23 e presentato la collezione primavera/estate 2016 all’interno della sede del brand, in Via Manin, nello storico palazzo Melzi d’Eril.
I funerali si sono svolti oggi, 9 dicembre alle 11 nella chiesa di Sant’Angelo in via Moscova, Milano.