“Dopo “Il Bisonte”, speriamo in tante altre operazioni”. Fabio Massimo Giuseppetti, partner di Palamon Capital Partners, ha raccontato a PambiancoNews le prossime mosse della società di private equity, che ha già investito circa 1,1 miliardi di euro in piccole e medie imprese di dieci Paesi europei. Ora, però, il gruppo punta a investire “nel made in Italy, ma anche nel made in France”.
Il Bisonte, brand di pelletteria fondato 45 anni fa da Wanny di Filippo, ne è l’esempio lampante. Acquisito da Palamon, che ha poi creato la holding Il Bisonte, il brand è di nicchia, ma di fascia altissima e molto famoso in Oriente, soprattutto in Giappone. Conta 70 dipendenti interni e altri 250 esterni, ma sempre nel territorio (Toscana). L’obiettivo è ora quello di implementarne la distribuzione, mantenendo la guida creativa di Wanny di Filippo, che ne resta il presidente. La scelta di vendere Il Bisonte, ha raccontato il suo fondatore, è stata “per nulla sofferta”: una sorta di passaggio generazionale che è stato affidato a Palamon, non essendoci eredi naturali.
Le prossime acquisizioni del gruppo andranno dunque in questa direzione: “Innanzi tutto – ha ripreso Giuseppetti -, ci interessano le società piccole che crescono, ma devono ancora svilupparsi”. I settori? “Lusso accessibile fra gioielli, calzature, borse, pelletteria e, in misura minore, il fashion”.
Dall’altra parte, “guardiamo a realtà proprio come Il Bisonte: di dimensioni medie, con un fatturato compreso fra i 30 e i 50 milioni di euro, impegnate in un passaggio generazionale”. Aziende spinte da un brand forte, per il quale deve essere implementata soprattutto la distribuzione. Altra condizione: che siano made in Italy o made in France.
Le operazioni saranno effettuate molto probabilmente attraverso la holding company, “che ci permette maggiore flessibilità, poiché ci consente di fare operazioni più veloci e anche di minoranza – ha concluso Giuseppetti – mentre come fondo facciamo operazioni di maggioranza”.