Richemont, gruppo cui fanno capo, tra gli altri, maison del lusso come Cartier, Piaget e Van Cleef & Arpels, nei primi cinque mesi dell’anno fiscale 2015-16 ha registrato ricavi in crescita del 16% a cambi attuali (+4% a cambi costanti). La crescita delle vendite, secondo quanto comunicato dal gruppo svizzero, è stata spinta dall’euro debole e dall’incremento del turismo in Europa.
I mercati in cui le vendite hanno visto la crescita maggiore sono l’Europa in cui si è registrato un incremento del 27% a cambi attuali (+26% a cambi costanti), il Giappone con un aumento del 53 per cento (+48), il Middle-East e l’Africa con il 24 per cento (+2%) e le Americhe col 22 per cento (+2%). Male invece le vendite nell’area dell’Asia Pacifico, dove si è registrato un calo del 2% a cambi attuali (-18% a cambi costanti).
Rispetto ai singoli comparti, la gioielleria registra un aumento del 20% e l’orologeria del 10% a cambi attuali (rispettivamente 6% e -1% a cambi costanti).
In una nota, il gruppo specifica che i risultati non sono stati trainati dalla fusione tra Net-a-Porter e Yoox che, infatti, sarà ultimata a ottobre.