Tiffany chiude il 2014 con utili a quota 484 milioni di dollari (pari a circa 448 milioni di euro), in crescita rispetto ai 181 milioni dell’anno precedente. Segno più anche per i ricavi che avanzano del 5% nei dodici mesi, toccando i 4,25 miliardi di dollari.
Tuttavia, il gruppo paga l’effetto del dollaro forte. Nel quarto trimestre chiuso al 31 gennaio 2015, il gruppo newyorkese ha ottenuto profitti a quota 196,2 milioni di dollari, in linea, scrive Reuters, con le attese degli analisti. Mentre, nei tre mesi chiusi a fine gennaio, le vendite del gioielliere a stelle e strisce hanno fatto un passo indietro scivolando dell’1% a 1,3 miliardi di dollari, primo calo dei ricavi trimestrali in cinque anni. Per il 2015, si legge poi nella nota diffusa dalla società, Tiffany si attende una crescita minima dei profitti del nuovo esercizio, con un calo degli utili netti del 30% nei primi tre mesi del nuovo esercizio fiscale iniziato a febbraio e una caduta più contenuta nel secondo trimestre, cui dovrebbe seguire un recupero a doppia cifra negli ultimi due quarter dell’anno. Il titolo della società quotata a Wall Street, in scia alla pubblicazione dei conti, ha segnato un calo archiviando le contrattazioni di venerdì in caduta di circa 4 punti percentuali (-3,98 per cento).