
Fermarsi davanti a una vetrina, attratti da un bel completo che sembrerebbe calzare a meraviglia. Poi, alzare lo sguardo appena sopra il colletto e scoprire che il manichino ci sta sorridendo. Non si tratta di una semplice espressione stampata su un viso di plastica, ma di un vero e proprio ‘smile’ che risponde allo sguardo del passante. Così, si scopre che anche il manichino ha un’anima, perché non solo indossa un abito, ma è dotato di un motore emozionale che gli permette di reagire al comportamento umano, muovere la testa e guardare intensamente le persone che passano.
Il manichino intelligente si chiama V-John è stato ideato dalla startup Syntheligence ed è prodotto in Francia, dove è in corso una sperimentazione finalizzata alla messa in vendita nei primi mesi del 2015.
Per la verità, Frédéric Delaunay, co-fondatore della società, ha in mente altri grandi progetti per il suo John: oltre che nelle vetrine dei negozi di abbigliamento, infatti, lo immagina anche dietro le casse dei fast food a prendere ordinazioni, oppure negli aeroporti a dare informazioni ai viaggiatori. Non solo, il mannequin sensibile potrebbe essere addirittura impegnato per aiutare gli anziani e le persone con disturbi comportamentali. Come si legge su Le figaro, un test è in corso presso l’ospedale La Pitié Salpêtrière di Parigi.
E proprio perché anche V-John ha un cuore, arriverà presto la sua dolce metà, V-Mary, il suo alter ego in rosa.
A realizzare un prototipo intelligente, ci aveva già pensato anche l’azienda italiana Almax che, con Eye See Mannequin, ha trasformato i manichini in veri e propri investigatori privati, in grado di individuare età, sesso ed etnia dei passanti.

Grazie a un complesso sistema di analisi biometrica dei volti, progettato e realizzato in collaborazione con uno spin-off del Politecnico di Milano, una speciale ‘telecamera’ installata nella testa consente di analizzare le caratteristiche somatiche delle persone che vi transitano davanti e fornire dati statistici e contestuali, compreso l’afflusso e lo stazionamento dei passanti, utili a elaborare strategie di marketing mirate. Il tutto nel totale rispetto della privacy, tutelata da un mix tecnologico hardware-software che elabora i dati senza l’ausilio di un computer, dunque senza lasciare alcuna traccia dei volti analizzati.

Dopo questa innovazione, e dopo I-light, il manichino ad energia solare, Almax ha da poco lanciato quello per lo shopping integrato, Smart Mannequin. Il prodotto, realizzato in collaborazione con la società di software italiana Workshop & Design con il marchio Smart Beacon, sfruttando il protocollo Ble (bluetooth low energy) e grazie alla tecnologia iBeacon, è in grado di dialogare con gli smart-phone dei clienti all’interno del negozio. Il risultato è un vero e proprio strumento di comunicazione che, da una parte, come fosse un amico che conosce molto bene il cliente e lo chiama per dargli consigli di stile, offre un’esperienza customizzata, dall’altra, registra i comportamenti di acquisto degli utenti all’interno del negozio, offrendo al negoziante informazioni e statistiche. Come funziona?: “Basta installare l’App Maison Almax – spiega Giovanni Quaranta di Smart Beacon -, attivare il bluetooth sul proprio device e passare in prossimità di uno Smart Mannequin per ricevere le notifiche”, come disponibilità di taglia e colore, offerte personalizzate e molto altro.
D’altronde, saranno anche artificiali, ma un sorriso e un buon consiglio, a volte, possono svoltare la giornata. E pure lo shopping.