Dieci anni fa, a dare voce (e corpo) al profumo più venduto del mondo, Chanel n°5, erano stati, rispettivamente dietro e davanti alla telecamera, il pluripremiato regista Baz Luhrmann e l’attrice Nicole Kidman. Il trailer aveva tutta l’aria di essere decisamente in anticipo sui tempi, in un 2004 in cui le griffe del lusso non ingaggiavano ancora i mentori e le dive di Hollywood per creare clip promozionali più simili a film brevi che a normali spot pubblicitari.
Oggi, la maison del lusso dalla doppia ‘C’ prosegue sulla strada già tracciata e lancia “The One That I Want”, il secondo video promozionale nel suo genere della casa di moda. Per l’occasione, la griffe mantiene il regista Luhrmann. Ma cambia registro. E sceglie la supertop Gisele Bündchen al posto della Kidman per invertire la morale della storia. Ai tempi, miss N°5 era in fuga dalla propria vita sotto ai riflettori: lo spot indugiava sull’evasione amorosa, anche se soltanto di un weekend, di una donna a cui il red carpet stava stretto, ma su cui, comunque, si ritrovava a fare ritorno. Oggi, il messaggio è quello di una figura femminile completamente a proprio agio nella sua vita ‘perfetta’.
Chi è dunque la ‘donna Chanel’ del 2014? “Ha dei bambini e vive una relazione importante. Ama stare su una spiaggia in solitudine ed è un’incredibile atleta. Vive una carriera professionale ricca di stimoli e aspirazioni, ma anche di glamour e sensualità”, spiega Luhrmann in uno dei tanti clip che Chanel ha sapientemente diffuso in questi giorni di lancio. Un’operazione su cui conviene prendere appunti, vista la clamorosa copertura mediatica e l’incredibile buzz che in soli due giorni ha ottenuto il video.
La vita ‘perfetta’ di Gisele è riassunta nei 3 minuti e 23 diffusi sul web (in tv, si ridurranno a una trentina di secondi), in un clip che in due giorni ha ottenuto, soltanto su YouTube, oltre un milione di click e che Luhrmann ha definito, quasi con un’ombra di rimpianto, come “il trailer di un film che non farò mai”.
La mattina della donna Chanel inizia con la sveglia all’alba, in uno di quegli edifici moderni e obbligatoriamente chic di Montauk, nei lussuosissimi Hamptons. La sveglia, sulla East Coast, non si punta per dare una passata veloce con l’aspirapolvere, bensì per fare surf nelle onde dell’Oceano.
Anche le onde, però, hanno un twist d’eleganza: “Dovevamo trovare un’onda che riuscisse a formare la ‘C’ di Chanel. Un’onda che non si trova ovunque, ma soltanto alle Fiji, da cui arrivano le riprese subacquee del clip”, spiega Luhrmann. Mentre nuota stretta in un costumino con il numero 5 sulle spalle, la donna Chanel vive un momento di riflessione al limite dello zen in cui “può contemplare la sua vita, e in particolare la sua relazione”. Una liaison burrascosa, come si evince dai frame del personaggio maschile del clip, l’attore Michiel Huisman, il cui volto sofferto compare tra l’immagine di un’onda e l’altra.
Finita la nuotata, la donna Chanel rientra a casa, dove la figlia è già stata debitamente preparata dalla nanny per essere portata a scuola. Il momento in cui madre e bambina giocano scherzosamente spruzzando un po’ di Chanel nell’aria (con buona pace delle nonne di tutto il mondo che ne hanno centellinato per anni ogni singola goccia) è interrotto dalla vista di una lettera sul tavolino. Il biglietto recita “To my heart I must be true”.
Ma il cuore di lui è già lontano, in partenza su una macchina con autista alla volta di New York. È la vita quotidiana. La stessa che richiama ai suoi doveri anche la Bundchen che si reca a uno shooting in cui è lo stesso Luhrmann ad apparire in un breve cameo nella parte del fotografo che immortala la top.
Nel bel mezzo del lavoro, però, la donna Chanel non sa resistere alle ultime righe della lettera dell’amato, “You’re the one that I want”, e fugge su una splendida macchina, attraversa ponti e grattacieli e arriva in un locale dove c’è lui, visibilmente provato, ad attenderla. Si baciano, e l’equilibrio di coppia è presto ristabilito.
“Alla fine, però ciò che conta veramente per lei è l’amore: la donna Chanel, alla fine sceglie la passione”, precisa il regista, delineando le differenze con il clip di dieci anni fa, quando la Kidman, alla fine, faceva un inevitabile ritorno dal week end ‘rovente’ agli impegni quotidiani. “Adesso quella stessa donna ha una vita attiva, un lavoro che sa conciliare con l’amore, insomma è una donna normale”, ha detto Luhrmann. Che sogno, però, essere ‘normale’ come la donna di Chanel.