Un mercato che diventa sempre più selettivo in termini di asset ricercati dai retailer. È quello che emerge da “Retail trends 2014”, la seconda edizione della ricerca predisposta dallo Studio legale “Cocuzza & Associati”, che raffigura il settore delle attività commerciali nel nostro Paese.
Il 2014 è stato l’anno della selezione. Gli investimenti non sono mancati e, anzi, stanno aumentando, ma si sono soprattutto rivolti verso immobili di particolare qualità o in grado di distinguersi. Asset di pregio in zone commerciali prestigiose continuano a trovare investitori interessati mentre zone periferiche affrontano ancora un trend ribassista.
Per quanto riguarda la localizzazione geografica degli investimenti dei retailer, si conferma ancora la preferenza per Milano, seguita da Roma e dalle grandi città turistiche: Venezia, Firenze, Verona. Sud e Isole restano in fondo alle richieste dei principali retailer internazionali, mentre c’è un crescente interesse per città come Palermo e Catania. Milano, certamente anche per l’Expo, sembra essere la meta principale per l’avvio di progetti retail sia da parte dei grandi gruppi internazionali sia da parte dei retailer italiani.
L’Europa sembra essere ancora l’area di provenienza dei maggiori investitori in Italia anche se l’Italia dando segni di ripresa con marchi consolidati e nuovi.
Oltre agli investimenti dei tradizionali marchi francesi, molto selettivi sulle location e interessati solo ad asset di particolare pregio, stanno crescendo gli investimenti da parte di marchi spagnoli e soprattutto di insegne tedesche specializzate nell’abbigliamento, calzature e accessori.
A Milano risulta interessante il caso della Galleria Vittorio Emanuele, ritornata ad essere il salotto dei Milanesi con la stessa appetibilità di via Montenapoleone, che ha visto una serie di transazioni a valori molto alti.
In particolare il mondo del food sta sperimentando nuovi format. Dopo il successo del pluricelebrato Eataly, diverse iniziative prendono piede nelle zone centrali delle principali città.
Uno dei trend degli ultimi anni sono gli investimenti provenienti dall’Asia, di marchi anche italiani come Krizia o europei che hanno cambiato proprietà ed ora sono parte di gruppi cinesi o coreani che stanno investendo in maniera anche consistente sul territorio, come Mandarina Duck, Coccinelle e Belfe recentemente acquisite dal colosso coreano E-Land. Infine, dice la ricerca, hanno visto un rapido sviluppo marchi propriamente cinesi che hanno avviato in Italia una serie di aperture.