Cavalli si trova a gestire una nuova crisi aziendale tra i licenziatari. La maison fiorentina, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, sta facendo fronte alla crisi di Dressing, la società titolare della licenza da circa 40 milioni di euro di Cavalli Class. Secondo informazioni raccolte dal giornale, nei giorni scorsi l’azienda trevigiana avrebbe deciso di avviare le procedure per il concordato. A fine luglio, la società da 62 milioni di euro di ricavi derivanti, oltre che dalla licenza di Cavalli Class, anche da quella di Scervino Street e della prima linea della francese Plein Sud, aveva varato una ricapitalizzazione destinata a un nuovo socio, il gruppo arabo Al Ajlan con cui la società era in trattativa dallo scorso marzo. L’accordo, però, non si era concretizzato, lasciando Dressing nella stessa difficile situazione.
Secondo il quotidiano milanese, nonostante Cavalli abbia rinnovato in anticipo la licenza con Dressing a marzo 2013 “come segno di sostegno all’azienda”, sembra che sia pronto un nuovo licenziatario già a partire dalle collezioni 2015. Una decisione presa forse in memoria delle vicende già vissute con Ittierre, il polo di Isernia che produceva la linea Just Cavalli e poi entrato in crisi. La vicenda arriva in un periodo delicato per Cavalli, alle prese con le ipotesi di vendita della maison ai russi di Vtb.
Dressing che di recente aveva chiamato Antonella Memo nel ruolo di AD proprio per rivedere i modelli operativi e supportare la ricerca di un partner, interpellata da Pambianconews non ha rilasciato commenti.