Conti oltre le attese per Tiffany. Il colosso dei gioielli di lusso a stelle e strisce, nei tre mesi terminati il 30 luglio scorso, ha registrato vendite in aumento del 7,2% a quota 992,9 milioni di dollari e un rialzo dell’utile netto del 16% a quota 121,1 milioni di dollari, pari a 0,96 dollari per azione. Dati al di sopra delle previsioni degli analisti che si attendevano un eps (utili per azione) pari a 0,85 dollari.
A trainare i risultati del gigante dei preziosi, le ottime performance in Asia, che ha registrato un aumento del fatturato del 14%, e in Nord America (+9%). Ma le vendite sono aumentate praticamente in tutte le aree geografiche. Anche in Europa hanno registrato un buon andamento: +8 per cento.
Meno tonico il Giappone, il cui incremento del fatturato si limitato al 4% nell’intero semestre, frutto di un forte balzo nel primo trimestre e di una contrazione nel secondo.
In scia a questo trend positivo, il gioielliere statunitense ha alzato le previsioni di eps per l’anno in corso di 5 centesimi di dollari per azione.