Aeffe torna in utile nel semestre. I risultati del gruppo dei primi sei mesi del 2014 hanno registrato una crescita della redditività, con un ebitda a 12,5 milioni, in crescita del +71% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (7,3 milioni) e con un utile netto a 0,15 milioni rispetto a una perdita netta di 3,7 milioni nel primo semestre 2013. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 89,9 milioni, rispetto ai 97 milioni al 30 giugno 2013, con un miglioramento di 7,1 milioni (88,6 milioni al 31 dicembre 2013).
Sul fronte dei ricavi, il gruppo che comprende marchi come Alberta Ferretti, Moschino, Pollini, Emanuel Ungaro e Cédric Charlier ha registrato un risultato pari a 121,1 milioni, in calo dell’1,5% a cambi correnti (-1,4% a cambi costanti) rispetto al periodo 2013. Come si legge in una nota, al netto degli effetti delle licenze già terminate e della riorganizzazione della rete di distribuzione giapponese, che ha visto l’azienda di San Giovanni in Marignano (Rimini) passare da retailer a wholesaler in partnership con Woollen Co. e Mitsubishi Corporation Fashion Co., il fatturato sarebbe aumentato del 7,1% a cambi costanti.
Esaminando le diverse categorie merceologiche, sono in calo del 2,9% a cambi costanti e del 3% a cambi correnti i ricavi della divisione prêt-à-porter, pari a 94,8 milioni, (sarebbero cresciuti dell’8% a cambi costanti al netto degli effetti delle licenze già terminate e della riorganizzazione del rete di distribuzione giapponese). Vanno meglio i numeri della divisione calzature e pelletteria, in aumento del 12% a 37,7 milioni.
Dando uno sguardo alle diverse aree geografiche, le vendite in Italia, che rappresentano il 44% del fatturato consolidato, hanno registrato un andamento stabile rispetto al semestre 2013, con un incremento del 0,3% a 52,9 milioni. In Europa (23% del fatturato consolidato) a cambi costanti le vendite sono aumentate del 17,5%, grazie ad un “buon recupero di tutti i principali mercati”. Resta invece in linea con il 2013 il mercato russo, che rappresenta l’8% del fatturato consolidato, con un -0,6 per cento. Vanno meno bene le cose negli Stati Uniti (6% del fatturato consolidato), con ricavi a -4,6%, a cambi costanti. Le vendite giapponesi (3% del fatturato consolidato), infine, sono diminuite del 68,2%, a seguito della riorganizzazione della rete di distribuzione locale, efficace a partire dall’inizio del 2014. Nel resto del mondo (16% del fatturato consolidato), le vendite del gruppo sono state pari a 19,9 milioni, con un incremento del 6,7% a cambi costanti rispetto al periodo 2013, soprattutto grazie al buon andamento nella Greater China.
In generale, i risultati del semestre rappresentano una “significativa conferma dell’efficacia delle azioni strategiche messe in atto – ha commentato Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe Spa – sia per quanto riguarda lo stile e che la distribuzione. Guardando ai prossimi mesi, ci sentiamo fiduciosi rispetto alle potenzialità dello sviluppo aziendale, anche alla luce degli ordini per l’autunno/inverno 2014, che hanno registrato un incremento del 10% rispetto allo scorso anno”.