La protagonista della settimana del design è stata lei: la bicicletta, esempio di economia sostenibile ereditato dal passato, che ha richiamato le attenzioni di grandi firme e perfino di case automobilistiche quali Fiat e Lamborghini. Intanto il settore regge grazie all’export
Il mezzo di trasporto del XXI° secolo è lei: la bicicletta. Esattamente come accadeva cent’anni fa. Mentre i dati sulle immatricolazioni delle quattro ruote segnano profondo rosso, le cifre sulla produzione delle due ruote a pedali mostrano un buon incremento: +12,2% nel 2010, per un giro d’affari di oltre 665 milioni di euro generato dalle 641 fabbriche presenti nel territorio nazionale. E anche in quantità, quello delle bici “made in Italy” è uno dei pochi settori ad aver fatto segnare, in questi anni di crisi, una complessiva tenuta: nell’ultima rilevazione ha sfiorato i 2,5 milioni di pezzi, poco sotto il 2007, più che nel 2002 e una su due, come in altri settori, è destinata all’export. Business a parte, la bici fa tendenza. Lo abbiamo visto durante il Salone del Mobile, quanto le presentazioni di nuovi modelli hanno dominato la scena milanese con proposte elaborate da grandi firme della moda e, perché no, pure dell’auto, che ne ha sposato la filosofia. Perché in tempi dominati dal dibattito sulla sostenibilità, dall’approccio slow alla vita e all’economia, il verbo “pedalare“ assume un significato importante e perfino metaforico. Con i carburanti sempre più costosi, i centri storici ormai difficilmente accessibili alle auto e i parcheggi impossibili, che cosa c’è di più comodo di una bicicletta per girare in città? Alla fine il suo essere slow si rivela ben più fast rispetto all’auto: costa zero, non teme le file al semaforo, viaggia pure contromano senza rischio di multe e si “lega” ovunque. Imbattibile due ruote, in attesa di qualche pista ciclabile in più… Diventeremo perciò sempre più simili agli olandesi, i primi in Europa ad aver compreso, in tempi non sospetti, la superiorità del mezzo in ambito urbano. Ma lo faremo con stile, così come accade a Londra, dove la richiesta di modelli costosi appare in forte aumento. “Dimenticate la Ferrari, adesso soltanto una bicicletta da 10mila sterline è quello che serve a chi vuole far colpo” ha titolato il Daily Mail. Forse il quotidiano esagera, ma il cambiamento in atto appare comunque evidente. Ecco alcune idee lanciate negli ultimi mesi e che vedremo percorrere le nostre strade con la bella stagione.