Aeffe ha archiviato il 2013 con ricavi consolidati pari a 251,1 milioni di euro in calo dell’1,2%rispetto ai 254 milioni dell’esercizio 2012. “Al netto degli effetti delle licenze Jean Paul Gaultier e Cacharel, già terminate, e della nuova licenza Ungaro, il fatturato sarebbe salito del 3,9% a tassi di cambio costanti”, precisa il comunicato della società di abbigliamento. Peggiora la perdita netta, attestandosi a 3,2 milioni di euro contro il rosso di 3 milioni del 2012.
Calano anche l’ebitda a 20,6 milioni (8,2% sul fatturato) e l’indebitamento finanziario netto pari a 88,6 milioni di euro (erano 87,9 milioni al 31 dicembre 2012).
“L’esercizio 2013 – ha sottolineato Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe Spa – ha rappresentato un anno di transizione soprattutto sul versante della riorganizzazione del portafoglio brand. E l’atteso debutto di Jeremy Scott alla guida della maison Moschino ha raccolto consensi oltre le nostre aspettative così come lo sviluppo degli altri progetti: dall’upgrade delle collezioni Alberta Ferretti a quelle Cédric Charlier ed Emanuel Ungaro by Fausto Puglisi”.