Il commercio al dettaglio soffre nel 2013, e anche la moda non è da meno. A dirlo è l’Istat che, nella giornata di ieri, ha diffuso i dati sulle vendite al dettaglio in riferimento allo scorso anno (vedi tabella): i ricavi sono diminuiti del 2,1% rispetto all’anno precedente, sintesi di flessioni dell’1,1% per i prodotti alimentari e del 2,7% per i prodotti non alimentari. L’ente di ricerca ha sottolineato che si tratta del calo annuo più forte dall’inizio delle serie storiche comparabili, ovvero almeno dal 1990. Anche la moda ha chiuso l’anno in discesa: le flessioni di maggiore entità riguardano il gruppo delle calzature, articoli in cuoio e da viaggio, le cui vendite al dettaglio nel 2013 sono andate in picchiata del 3 per cento. Male anche il comparto dell’abbigliamento e della pellicceria, in discesa del 2,7 per cento. Non si comporta meglio il settore dell’arredamento: mobili e articoli tessili nel periodo tra gennaio e dicembre 2013 hanno subìto un calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2012.