A pochi giorni dall’inizio del Sihh, il Salone internazionale dell’alta orologeria di Ginevra dove il gruppo esporrà le novità 2014 dei suoi marchi, Richemont rende noti i risultati del terzo quarter. L’azienda di Johann Rupert non ha centrato le stime degli analisti sulla crescita dei ricavi, a causa del rallentamento delle vendite in Cina. Nel periodo ottobre-dicembre i ricavi del colosso dell’alta gioielleria e orologeria sono aumentati del 2,8% a 2,94 miliardi di euro, un risultato inferiore alle attese degli analisti riportate da Bloomberg di 3,05 miliardi. A cambi costanti, le vendite sono cresciute del 9%, contro il consensus di un +11 per cento.
Nell’area Asia-Pacifico i ricavi hanno registrato un incremento del 6% a cambi costanti (la stima era di un +8%), con un calo nel mercato cinese, dove il Governo ha rafforzato le misure contro l’uso di gioielli e orologi come tangenti. “Rispetto al retail, il rallentamento della crescita nel canale wholesale – ha fatto sapere Richemont in nota – ha riflettuto una cautela tra i business partner del gruppo, specialmente nella regione Asia Pacifico”.
Il titolo del gruppo elvetico, che non ha diffuso il dato sugli utili trimestrali, alle ore 10 della mattinata odierna era in calo di circa il 2% a Zurigo.