Nuova iniezione di capitali per Pringle of Scotland. La famiglia cinese Fang, che da 13 anni controlla lo storico marchio di maglieria britannica, ha infatti sborsato 10,3 milioni di sterline (circa 12 milioni di euro) per risollevare le sorti del brand che sta vivendo un difficile momento finanziario. Fa sapere MFF che non è la prima volta da quando, nel 2000, i Fang sono subentrati a Dawson international al comando del marchio, che dimostrano di avere fiducia nel maglificio: già un anno fa i cinesiavevano messo sul piatto oltre 14 milioni di sterline e nel 2011 ne avevano iniettati ulteriori 11.
Pringle of Scotland nel 2012 ha registrato una perdita di 6,3 milioni di sterline, in miglioramento dai 9,5 dell’anno precedente, ma in costante perdita dal 2000. Lo scorso anno le vendite hanno accusato un crollo del 31% a 2,6 milioni di sterline. E nessun risultato è ad oggi arrivato dal riassetto produttivo che ha visto chiudere i battenti alla storica sede di Hawick, in Scozia, e trasferire la produzione fuori dai confini nazionali, oltre all’investimento in comunicazione arruolando come protagonista della campagna l’attrice Tilda Swinton.
Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, la nuova liquidità, oltre a coprire le perdite, sarà utilizzata per crescere in Asia: in particolare, la strategia prevede tra le altre l’apertura di un primo store cinese a Chengdu da affiancare allo store londinese di Mount Street. Sotto il profilo creativo, dopo l’uscita di scena dello stilista Allistar Carr, lo scorso gennaio ha debuttato alla guida dell’ufficio creativo lo stilista Massimo Nicosia.