Il futuro di Ittierre ancora in mano al Tribunale. Infatti, nei giorni scorsi il proprietario Antonio Bianchi, che aveva rilevato il gruppo in amministrazione straordinaria nel 2011, avrebbe chiesto il concordato preventivo. Il tribunale di Isernia, per evitare il fallimento, ha dato due mesi di tempo a Bianchi per presentare il piano di ristrutturazione e rilancio della società come premessa necessaria per l’accoglimento della procedura. Ad oggi Ittierre ha maturato un debito di circa 88,7 milioni di euro, di cui 6 milioni di euro dovuti ai dipendenti, 50 milioni di euro verso fornitori e licenziatari e 32,7 milioni alle banche.
Il giudice ha anche nominato un commissario per vigilare sulla situazione aziendale fino al prossimo 26 novembre, data in cui si prenderà una decisione sulla richiesta di concordato preventivo e verrà presentato il piano industriale per la ristrutturazione del debito.
In quella data verrà anche considerata possibilità da parte di Bianchi di poter contare sull’apporto di capitali freschi in grado di dare ossigeno all’azienda da parte di un nuovo socio finanziario.