Vf corporation inaugura il 2013 all’insegna di una modesta crescita dei ricavi grazie al traino dei marchi outdoor, ma con un boom di utili. E guarda con un certo ottimismo all’esercizio fiscale in corso con ricavi attesi in aumento del 6 per cento. Nei primi tre mesi dell’anno il colosso nordamericano ha registrato un progresso dei ricavi del 2% a quota 2,6 miliardi di dollari (circa 2 miliardi di euro), una percentuale molto inferiore rispetto all’exploit dello stesso periodo dello scorso anno dove però il gruppo beneficiava della recente acquisizione del marchio Timberland avvenuta pochi mesi prima. A doppia cifra la crescita dell’utile netto, balzato da 219 milioni di dollari a 273 milioni (208 milioni di euro) con uno sprint del 25 per cento. Se lo scorso anno il merito della crescita era legato soprattutto a Timberland, quest’anno è tutta la divisione outdoor & action sports a trainare lo sviluppo con un +10% delle vendite (a 1,4 miliardi di dollari pari a poco più di 1 miliardo di euro), aumentate in modo equilibrato sia negli Stati Uniti sia nei mercati internazionali. La palma d’oro della crescita va al marchio Vans il cui turnover è aumentato del 25%, seguito da The North Face (+6%) e Timberland (+2%). Tranne il segmento sportswear con i marchi Nautica e Kipling che ha visto un progresso dei ricavi del 4% a 128 milioni di dollari (97 milioni di euro), le altri divisioni di abbigliamento registrano il segno meno. Il segmento jeanswear scende del 3% a 718 milioni di dollari (548 milioni di euro) e quello imagewear del 9% a 253 milioni di dollari (193 milioni di euro). Più pesante (-18%) la flessione della divisione contemporary brands, su cui pesa la cessione ad aprile 2012 di John Varvatos, che contribuisce per il 14% al risultato negativo del primo trimestre. Tuttavia, sulla base della crescita nel primo trimestre del core business, ovvero il segmento outdorr, il gruppo a stelle e strisce punta ad archiviare l’intero esercizio fiscale 2013 con un fatturato di 11,5 miliardi di dollari (circa 8,8 miliardi di euro), in crescita del 6% rispetto al 2012.