La Berloni cucine è salva. L’azienda marchigiana ha infatti firmato l’intesa con la società Hcg di Taiwan, gruppo industriale quotato in Borsa che produce e commercializza sanitari e arredi per bagni. La firma, come riportato da Il Sole 24 Ore, ha messo la prima pietra della newco che dovrà salvare il marchio storico delle cucine caduto in crisi profonda a causa delle perdite sul mercato italiano, che rappresenta il 70% dei ricavi.
L’operazione da 10 milioni dovrà essere sottoposta al vaglio dei giudici fallimentari di Pesaro che, se la confermeranno, potrà dare il via libero definitivo al salvataggio. In base agli accordi, il gruppo asiatico avrà il 50% della newco, mentre il gruppo venezuelano Idea, che all’inizio avrebbe dovuto partecipare, non entrerà più nell’operazione. Ci sarebbero, secondo quanto affermato da Giovanni Gioli, consigliere di amministrazione di Intermedia, la finanziaria di investimento advisor dell’operazione, gruppi italiani interessati alle trattative ancora aperte. Il nome degli italiani resta top secret, ma sembra che sarebbe disposto a rilevare il 44% della newco solo qualora la famiglia Berloni restasse nell’azionariato, anche con una piccola quota.
La newco avrà le caratteristiche di una startup sostenuta da un piano industriale di sviluppo, fatto che apre una fase complicata sul fronte del riassorbimento dei 370 dipendenti attualmente in Cig: non tutti potranno infatti essere riassunti dalla nuova gestione. Per ora, comunque, si aspetta il semaforo verde dal Tribunale al piano di rilancio.