I turisti cinesi spendono più di tutti, anche dei tedeschi. Secondo una ricerca dell’Organizzazione mondiale del turismo (Omt), i viaggiatori dagli occhi a mandorla nel 2012 hanno sborsato 102 miliardi di dollari (pari a circa 78,300 miliardi di euro) registrando una crescita del 40% rispetto all’anno precedente (73 miliardi di dollari). Prosegue dunque la tendenza registrata nell’ultima decade, trainata da una serie di fattori come la rapida urbanizzazione del Paese, l’aumento del reddito disponibile e l’allentamento delle restrizioni sui viaggi all’estero, che, sempre secondo l’Omt, hanno fatto lievitare il numero dei viaggi internazionali dei cinesi da dieci milioni nel 2000 a 83 milioni nel 2012.
Nel 2005, la Cina si era posizionata settima per la spesa turistica internazionale, ma da allora ha scalato la classifica superando l’Italia, il Giappone, la Francia e il Regno Unito, fino a scavalcare, nel 2012, la Germania e gli Stati Uniti, che nello stesso anno hanno aumentato la spesa per i viaggi all’estero del 6% ciascuno.
Secondo l’Omt, altri mercati emergenti starebbero seguendo a ruota la Cina. Nel 2012 la Russia ha visto un incremento del 32% a 43 miliardi di dollari (pari a circa 33 miliardi di euro), passando dal settimo al quinto posto nella classifica della spesa turistica internazionale, mentre con 22 miliardi di dollari (pari a circa 17 miliardi di euro) il Brasile è balzato dal 29esimo al dodicesimo posto.
Infine, mentre il Regno Unito cresce del 4% e il Giappone del 3%, la Francia e l’Italia sono stati gli unici due mercati nella top ten a registrare un segno meno, rispettivamente del 6 e dell’1 per cento.