E alla fine le strade si divisero. È divorzio (a sorpresa) tra Nicola Formichetti, il designer nippo-italiano amico delle star (una su tutte, Lady Gaga) e Thierry Mugler, la maison controllata dal 1997 dal gruppo cosmetico Clarins, che aveva avviato due anni fa una partnership creativa con lo stilista per rilanciare il marchio. Le ragioni del distacco non sono state spiegate nel dettaglio, salvo una vaga dichiarazione da parte di Joel Palix, presidente del gruppo Clarins fragrance e direttore generale di Mugler, che ha annunicato a breve il varo di “un piano strategico basato sui due pilastri del prestigio delle fragranze e del nuovo momentum dell’abbigliamento”. A quanto pare, nei progetti del brand non c’era più spazio per Formichetti, che pure aveva rinvigorito il segmento abbigliamento del brand, compito per il quale era stato chiamato due anni fa al timone creativo del marchio che, per qualche anno, prima del suo arrivo, aveva deciso di dedicarsi unicamente alle fragranze, Angel su tutte.
Dalla società, inoltre, non hanno fatto sapere nemmeno quale sarà il futuro dei due designer che lavoravano con Formichetti, Sebastien Peigné per la linea donna e Romain Kremer per l’uomo: “Per il momento la società si limita a rendere nota la fine del rapporto con Formichetti”. Il quale, a sua volta, non ha ancora svelato i propri piani circa l’avvenire, anche se il 1° aprile aveva twittato sul suo profilo personale: “Grandi annunci in arrivo questa settimana”.
E c’è chi giura di aver visto Formichetti, già direttore creativo di Uniqlo ed ex fashion director di Vogue Hommes Giappone, alla settimana della moda di Parigi in giro con il patron di Diesel Renzo Rosso alla festa di Edun, il marchio solidale fondato da Bono degli U2, grande amico di Rosso, e partecipato da Lvmh.